In un tempo, quello contemporaneo, oppresso e dominato dalla paura del contagio dovuto al mescolamento di culture diverse, la scuola dell’infanzia, grazie alle sue peculiari caratteristiche educative, adottando una visione pedagogica interculturale può generare attraverso la narrazione, la trasformazione di determinati habitus comportamentali e mentali monoculturali, monolinguisitici, monoetnici, educando i più piccoli alla differenza e al pluralismo.
Una “rivoluzione antropologica” che si concretizza nel riconoscimento e nel rispetto della persona umana.
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